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28 06 2013 | Rimini | Bilancio 2013 approvato, la maratona ad ostacoli del consiglio. Angelini non vota emendamento Asp

Venerdì, 28 Giugno 2013

tortora-scuroRimini | Bilancio 2013 approvato, la maratona ad ostacoli del consiglio. Angelini non vota emendamento Asp

 

Approvato dopo sette ore di consiglio comunale il bilancio di previsione 2013 del Comune di Rimini (favorevole la maggioranza e contraria la minoranza), compreso l’emendamento della sinistra estrema su Asp e presentato dal sindaco, che non ha avuto però gli stessi numeri della manovra finanziaria. Approvati ovviamente anche tutti gli atti correlati, vale a dire bilancio pluriennale 2013 – 2015, relazione previsionale e programmatica 2013 – 2015, elenco annuale dei lavori pubblici, programma degli investimenti per il triennio 2013 – 2015.

 
Se sulla delibera nel suo complesso la maggioranza non ha avuto particolari problemi a compattarsi, così non è stato per l’emendamento che il sindaco ha mutuato dai suoi consiglieri di estrema sinistra (che in caso contrario si sarebbero astenuti sul bilancio), ovvero Savio Galvani di Fds e l’Idv Stefano Brunori (insieme a Fabio Pazzaglia di Sel, che però ieri era assente e che comunque sta in minoranza). In pratica un emendamento che rimanda la definizione delle linee d’indirizzo per la gestione dei nidi affidati ad Asp: nella sua prima stesura la Relazione allegata al bilancio lasciava aperta una porta all’esternalizzazione. Con l’emendamento, in pratica, si congela tutto e si propone di definire il rapporto tra Comune e Valloni solo dopo l’approvazione della legge regionale sulle Asp. Sembrava una questione di vita o di morte (di fatto c’è di mezzo l’assunzione delle insegnati dei nidi Bruco verde e Cerchio magico), ma forse non lo era.


Ho sentito da parte della maggioranza perorare la causa del welfare riminese, quella stessa parte di maggioranza che però se le righe su Asp non fossero state tolte si sarebbe astenuta nella votazione sul bilancio. Questo è per me propriamente un ricatto”, non usa mezzi termini il Pd Francesco Angelini. “Per andare incontro a questi due soggetti (evidentemente Galvani e Brunori, ndr) si è fatto un emendamento su Asp che non condivido assolutamente. Non lo condivido perché fa fare una figuraccia alle cooperative sociali, che invece in periodi di crisi investono sulla formazione, e perché questa maggioranza, in particolare il Pd, è stata per giorni settimane sui giornali trattata come quelli che sono disposti a mettere su una strada delle maestre. Io questo non lo condivido, il bilancio indica chiaramente una strada verso la quale andare, un cammino chiaro, un’idea chiara di città. Io non credo sia necessario portarsi dietro tutti e chiunque su questa strada. La strada è chiara, seguiamola. Se qualcuno non ci vuol seguire finisca qui. Io, siccome l’emendamento è complessivo, non voterò contro, non mi asterrò, però uscirò durante la votazione dell’emendamento. Ovviamente rientrerò per il bilancio perché lo voterò pienamente”.


Le osservazioni di Angelini sono state condivise dal collega Pd Samuele Zerbini, che però ha votato a favore dell’emendamento e che assieme al suo collega renziano Mattia Morolli parla di “bilancio responsabile, per la comunità”. Galvani, invece, si mostra un po’ stupito dagli smarcamenti rispetto alla linea dettata da Fds & co. “Non pensavo ci fossero reazioni di questa natura perché questo argomento non diventa l’ombelico del mondo né per noi né per chi non lo condivide. Nel bilancio ci sta tutto sia quello che condividi sia quello che no. Non abbiamo le stesse visioni del mondo, ovviamente. E’ chiaro che nella coalizione c’è un equilibrio che non bisogna rompere. Noi non lo abbiamo rotto”, dice in assemblea. Promette poi toni accesi sulla partita Stefano Brunori. “Ce la giocheremo fino in fondo”, dice al sindaco che pur avendo firmato l’incriminato emendamento ribadisce le linea dell’amministrazione rispetto al sistema educativo.

 
“Durante queste ultime settimane ci si è fissati sulle pagliuzze del bilancio, senza andare a vedere quella che è la trave, i provvedimenti veri che mettiamo in campo”, ha detto il sindaco Andrea Gnassi oggi rispetto alle difficoltà della maggioranza a votare la delibera in commissione. “Il testo del bilancio votato ieri in consiglio è lo stesso che non è passato in commissione – dice il sindaco – abbiamo solo preso atto del fatto che ci sarà una riforma delle Asp di cui dobbiamo tenere conto. La scelta in merito al sistema educativo, invece, non può prescindere dal bisogno dei nostri bambini e questo bisogno necessita della disponibilità di più opzioni, tutte quelle contemplate dal sistema integrato, dal pubblico, al convenzionato, al privato. Quelli che hanno fatto ‘buh’ in commissione perché non invitano i loro amici a fare una coop che possa offrire dei servizi? Voglio dire che per scegliere in merito al sistema educativo non possiamo ragionare su categorie tipo amici/nemici o sul fatto che il privato debba essere necessariamente di destra”.


Prima del Bilancio di previsione, il consiglio ha discusso e approvato con votazione per appello nominale (19 i voti favorevoli, 10 quelli contrari) il progetto preliminare in deroga alle norme urbanistiche vigenti per la realizzazione della struttura polivalente destinata ad attività ludico ricreative nel parco Pertini di Rivazzurra di Rimini, dove opera in particolare l’associazione comitato Ghetto Turco presieduta dal consigliere di Rimini per Rimini Bertino Astolfi.

 
Ancor prima aspro è stato il dibattito a suon di interrogazioni, soprattutto da parte delle opposizioni, sui danni causati dal nubifragio con il Movimento 5 stelle che ha chiesto le dimissioni di sindaco e giunta.
“Di chi è la colpa? Di nessuno, ovvio”, dicono dal Mov il giorno dopo approfittandone per fare riferimento anche ai debiti di Aeradria e al fatto che fino ad oggi nessuno, tra chi comanda, abbia chiamato il management a rispondere dei fatti. “La tecnica è quella di mischiare le carte e parlare della società come fosse l'aeroporto stesso”, dicono.
“La tattica si ripete anche oggi all'indomani dell'evento meteorologico di cui tutti sanno. Ieri in Consiglio Comunale si è messo all'ordine del giorno una richiesta al Governo di stato di calamità naturale. E' stata una calamità naturale? Sicuramente la grandine che ha rovinato le culture è stata particolarmente veemente, ma Rimini trasformata in Venezia? Ci sono delle cose da verificare e la Procura della Repubblica lo sta facendo. Il Movimento 5 Stelle ha sottoscritto la richiesta di cui sopra, ma l'ha anche emendata con l'intenzione di far sì che se ci sono delle responsabilità vengano addebitate e non stralciate come effetto della richiesta stessa”.
A quali responsabilità i 5Stelle fanno riferimento? Sin da subito è partita la polemica sulla tempestività si apertura delle paratie e no solo. “Esiste un piano integrato per la salvaguardia della balneazione e per la sicurezza idraulica? Perché si è scelto di concentrare gli sforzi economici solo sul depuratore di Santa Giustina, con oltre 40 milioni di spesa, ponendo in chiusura quello di Bellaria appena potenziato e facendo spendere milioni di euro ai cittadini per pompare l'acqua a monte? Cosa ha a che vedere questo con la salvaguardia idraulica e contro le alluvioni? Certi eventi non si possono prevedere con precisione, ma va da se che più passa il tempo e più diventano probabili. Il tempo dei proclami è finito”.


I pilastri del bilancio
“L’assessore Brasini ha ripercorso i punti principali del percorso di costruzione del bilancio di previsione 2013, a partire dal contesto in cui questo è stato realizzato, con tagli di trasferimenti erariali che dal 2011 sono pari a oltre 18 milioni di euro. A fronte di questa contrazione, il Comune ha dato un drastico taglio alle spese (-2.724.234 milioni) senza però arretrare sul capitolo principale di investimento, il welfare, su cui il Comune ha investito 572mila euro in più rispetto allo scorso anno. Motivo di orgoglio del bilancio è anche la bassa imposizione fiscale: più agevolazioni per l’Imu (confermate quelle del 2012, introdotte quelle per le abitazioni locate a canone concordato e per i capannoni produttivi) e un’aliquota di addizionale Irpef che è la più bassa della Regione e con una soglia di esenzione più alta degli altri capoluoghi dell’Emilia Romagna (fino a 15mila euro, ad agevolare 29mila cittadini di cui il 75% dipendenti e pensionati)”.
Investire su scuola e sistema fognario
“Il primo caposaldo – ha spiegato il sindaco – è quello dell’equità, sulla giustizia sociale. Tra oggi e il 2014 investiremo sulle infrastrutture scolastiche 12 milioni di euro. Altro pilastro è la sostenibilità, quindi il sistema fognario, questione che non si può risolvere in due anni ma su cui si sta lavorando concretamente. Basti vedere il cantiere aperto al Parco Marecchia e altri stanno per partire. Nel bilancio sono previsti 23 milioni per il sistema fognario, di cui 8 provenienti dal Piano Città nell’ambito del progetto per la zona sud di Rimini, gli altri messi dal Comune”.


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